Una celebre campagna pubblicitaria recitava "la rivoluzione non russa". Dobbiamo però ammettere che talvolta si assopisce. Questo blog è nato in occasione di una fiammata di indignazione e rivolta contro la legge 133-2008 che tagliava le risorse per la ricerca in Italia (FFO). I promotori del blog roveriot e della protesta, un gruppo di dottorandi e post-doc, sono attualmente quasi tutti emigrati in Germania e i pochi che resistono li raggiungeranno fra breve.

A due anni di distanza un gruppo di ricercatori della Facoltà di Scienze Cognitive aderisce alla protesta nazionale contro il DDL Gelmini di riforma dell'Università in discussione in Parlamento, dichiarandosi INDISPONIBILI a ricoprire incarichi didattici per l'AA 2010-2011. La decisione di utilizzare nuovamente questo blog in continuità con l'opposizione agli attacchi all'Universitaria, alla Ricerca e ai Ricercatori italiani.

lunedì 8 novembre 2010

Documento assemblea Permanente di Ateneo

Trento, 22 ottobre 2010


A seguito della presentazione del ddl Gelmini, da mesi è in corso in Italia una mobilitazione dei/lle ricercatori/trici e della pletora di soggetti che popolano l’Università. In moltissimi Atenei, ricercatori e ricercatrici hanno smesso di fare didattica, rendendosi indisponibili a svolgere attività non previste dai loro compiti istituzionali. In diverse sedi, i corsi di laurea sono bloccati, così come molte inaugurazioni dell’anno accademico 2010/11 sono state annullate o sospese.

Le richieste qualificanti della mobilitazione sono:

  • mantenere il carattere pubblico dell’Università statale e la sua autonomia, nonché la sua missione nel binomio inscindibile di ricerca e didattica;

  • finanziare la ricerca e il funzionamento degli Atenei, abolendo i tagli finora introdotti, così da adeguare l’Italia ai parametri internazionali stabiliti dall’Unione Europea;

  • prevedere un governo democratico d’Ateneo, che sia eletto da tutte le componenti universitarie, che ne garantisca un’adeguata rappresentanza e a cui spettino le decisioni strategiche e d’indirizzo in materia di didattica e di ricerca;

  • arginare la progressiva precarizzazione della ricerca e l’esternalizzazione delle funzioni istituzionali dell’Università;

  • garantire il diritto allo studio, la cui tutela viene oggi sempre più delegata dallo Stato alle singole realtà universitarie.


Anche a Trento, diversi ricercatori e ricercatrici si sono dichiarati/e indisponibili a ricoprire incarichi didattici e già da qualche settimana si è costituita un’assemblea d’ateneo permanente. Si tratta di uno spazio aperto a cui partecipano tutti i soggetti che quotidianamente vivono l’Università: ricercatori/trici, docenti, studenti/esse, dottorandi/e, personale tecnico-amministrativo, post-doc, e contrattisti/e.

L’assemblea permanente, da un lato, condivide e fa proprie le ragioni della mobilitazione nazionale. Dall’altro, riflette ed esprime preoccupazione rispetto alla delega delle competenze statali dell’Università alla Provincia Autonoma di Trento. Questa delega, infatti, anticipa i contenuti della legge Gelmini, introducendo un sistema di governance basato sul controllo politico diretto da parte della Provincia e sull’esclusione delle rappresentanze delle diverse componenti dell’Università. Rafforza inoltre una deriva manageriale ed il peso specifico che interessi privatistici possono assumere, rischiando di alterare i contenuti della ricerca e della didattica. Identifica infine il miglioramento della qualità della nostra università nella sua trasformazione in una struttura di elite al servizio di queste stesse dinamiche, mirando anche all’esclusione dall’alta formazione di figure considerate non funzionali.


In questo scenario, non possono trovare risposta, se non come concessione del Principe, le esigenze di crescita intellettuale e professionale delle diverse figure che vivono l’Università.

L’Assemblea Permanente d’Ateneo intende pertanto promuovere e realizzare nelle prossime settimane diverse iniziative, per esprimere dissenso verso il progressivo smantellamento dell’Università quale bene pubblico. Processo che, a livello locale e nazionale, coinvolge il presente e il futuro di tutti/e.


Assemblea Permanente di Ateneo

Contatti: assembleaateneotrento@gmail.com

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